Il GAS è la soluzione ottimale per ridurre l’inquinamento e risparmiare ottenendo nello stesso tempo sicurezza ad elevate prestazioni.
Orientarsi nella scelta
GPL
GPL significa Gas di Petrolio Liquefatti. E’ un idrocarburo composto principalmente da una miscela di propano e butano. Si ottiene dal processo di raffinazione del petrolio oppure direttamente per estrazione dopo semplici processi di separazione dal gas naturale o dal petrolio, con i quali si trova associato nei giacimenti.
I vantaggi del GPL
1. ottimo carburante per autotrazione, economico e rispettoso dell’ambiente
2. I motori alimentati a GPL sono più puliti in quanto non emettono residui di piombo, di benzene o di zolfo
3. il GPL assicura lunga vita al motore, riduce il consumo di olio, migliora la qualità dell’ambiente
4. nessun problema di parcheggio grazie alle nuove normative per gli impianti che rispondono alla normativa ECE/ONU 67/01
Su quali motorizzazioni si può installare?
E’ possibile installare l’impianto di alimentazione a Gpl su tutti i tipi di motori a benzina, in particolare su motori a carburatore, a iniezione meccanica ed elettronica e su motori a iniezione elettronica catalizzati con notevoli vantaggi di impatto ambientale. Non si può installare sui diesel e sui benzina a iniezione diretta.
METANO
Il metano è più semplice idrocarburo saturo, incolore, inodore, non tossico presente in molti gas naturali. Si ottiene fra i prodotti di distillazione di combustibili fossili, per decomposizione di sostanze organiche ed anche per sintesi. E’ considerato un combustibile pregiato per gli usi sia domestici sia industriali.
I vantaggi del metano
Anche il metano è un ottimo carburante per autotrazione, soprattutto dal punto di vista dall’impatto ambientale. Infatti, data la totale assenza di zolfo, di composti di piombo e di idrocarburi policiclici aromatici, il metano è uno dei carburanti più ecologici oggi in uso. Il livello di emissioni gassose prodotte da un motore alimentato a metano è addirittura inferiore a quello previsto dalle norme comunitarie vigenti in materia di inquinamento. Inoltre non richiede impianti di raffinazione o aggiunte di additivi e può essere utilizzato già allo stato dell’estrazione dopo i normali trattamenti di disidratazione e di filtrazione di inerti.
Su quali motorizzazioni si può installare?
E’ possibile installare l’impianto di alimentazione a Gpl su ogni veicolo a benzina, con motore aspirato o sovralimentato (turbo), con alimentazione a carburatore o ad iniezione, anche con condotti di aspirazione a geometria variabile, dotato o meno di catalizzatore, può essere alimentato a metano.
Domande frequenti
• Predisporre sempre una puntuale manutenzione ordinaria dei componenti d’usura della vettura (candele di accensione, filtro aria, cavi alta tensione…).
• Non dimenticare di utilizzare periodicamente anche l’alimentazione a benzina.
• Evitare di mantenere il livello di benzina sempre prossimo alla riserva.
• L’impiego del metano rilascia una quantità trascurabile di residui nell’olio motore e consente un prolungamento dell’intervallo di sostituzione del medesimo.
• Tenere sempre in ordine l’impianto elettrico della vettura: il metano si incendia più difficilmente della benzina e ciò costituisce un grande vantaggio in termini di sicurezza, ma all’interno della camera di scoppio la scintilla fornita dalla candela di accensione deve essere sempre vigorosa perché non si abbia un calo di prestazioni e un aumento dei consumi.
• I componenti costituenti l’impianto a metano, se installati a regola d’arte, non richiedono una assidua manutenzione; sarà sufficiente un controllo generale e una eventuale registrazione dell’alimentazione ogni 30.000 / 40.000 km o 12 mesi.
Nelle installazioni su auto già in circolazione lo spazio rubato al carico utile dipende dalla capienza del vano bagagli, quindi dalla categoria del veicolo, e varia tra il 30 ed il 50%.
Al contrario, nei veicoli con alimentazione a metano di serie, quelli realizzati dalle fabbriche automobilistiche, i serbatoi sono posizionati generalmente all’esterno e sotto il pianale, così da non rubare spazio alla disponibilità di carico.
La normativa vigente (regolamento ECE/ONU 67/01) prevede particolari dispositivi di sicurezza, posti su tutti i serbatoi Gpl, che garantiscono la massima sicurezza in ogni situazione critica. Tra questi dispositivi i più importanti sono:
• L’elettrovalvola: ha la funzione di confinare tutto il Gpl all’interno del serbatoio quando il motore è a giri 0.
• La valvola limitatrice di riempimento: ha la funzione di bloccare l’erogazione, durante il rifornimento.
• La valvola di sicurezza: ha la funzione di evitare qualsiasi eccesso di pressione interna nel serbatoio.
• Il termofusibile: ha la funzione, in caso di incendio, di far fuoriuscire all’esterno della vettura il Gpl facendolo bruciare.
Dipende dal tipo di vettura. Mediamente si perde un 20%-30% di capacità di carico; comunque su alcune auto si può installare il serbatoio toroidale nel vano della ruota di scorta, salvaguardando lo spazio disponibile.
Non c’è motivo per non parcheggiare un’auto con impianto a Gpl in un garage, box sopraelevato o a livello terra. LA normativa vigente non permette invece di lasciare l’auto nei parcheggi interrati.
Con la nuova multivalvola (applicata sul serbatoio Gpl) realizzata in accordo con la nuova norma E67 R1, che garantisce ulteriori margini di sicurezza, la legge è stata modificata (DM 22 Nov. 2002) e si può parcheggiare auto a Gpl anche in box interrati fino a primo piano interrato.
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